La lavorazione della lana è un processo complesso, che permette l’ottenimento di prodotti tessili a partire dalla lana grezza. Affinché ciò avvenga è fondamentale procedere attraverso differenti fasi. Si procede dapprima con la tosatura, alla quale seguono le fasi di selezione, di spazzolatura e di cardatura. Al termine di tali passaggi si può iniziare il processo di lavorazione vera e propria: la lana viene dapprima sottoposta alla filatura, quindi alla tessitura. Questa tipologia di tessuto è largamente impiegata nell’industria della moda e dell’arredamento, in quanto risulta utile per la realizzazione di una vasta quantità di prodotti. Nel corso della lettura è possibile compiere un excursus chiaro di tutte le fasi di lavorazione della lana, dal suo stato grezzo fino al prodotto finito, pronto per il mercato. Inoltre, per ogni passaggio di produzione verrà elaborato un approfondimento riguardo i vantaggi e le accortezze necessarie per ottenere il meglio dal prodotto grezzo.
Fasi del ciclo di lavorazione della lana per la preparazione alla filatura
Come è emerso nel paragrafo introduttivo la lavorazione della lana prevede numerosi passaggi prima di arrivare al prodotto finito, il tessuto. Nel corso dei vari paragrafi scopriremo tutto il percorso produttivo della lana, partendo dalle fasi preliminari, arrivando quindi a quelle di pre-lavorazione e terminando con un’analisi delle fasi di filatura e di tessitura.
La tosatura
Aspetto fondamentale da ricordare è che risulta necessario dare grande attenzione a tutti quei passaggi da compiere prima della lavorazione, ovvero la tosatura, la selezione e la pulitura del prodotto grezzo.
Il primo passaggio a cui la lana deve essere sottoposta è la raccolta della stessa.
Affinché ciò accada è necessario rimuoverla dal corpo dell’animale. Tale processo è definito tosatura.
Si tratta di un’operazione complessa, che necessita di una mano esperta: bisogna ricordare infatti che l’animale deve essere calmo e rassicurato e le giuste accortezze risultano importanti per ottenere un risultato migliore. La tosatura viene svolta soltanto durante la primavera o l’estate, in quando l’animale in questo periodo dell’anno ha il manto più folto.
La cernita
La cernita è un processo anch’esso importante, facente parte delle fasi preliminari della lavorazione della lana. La cernita non è altro che una selezione accurata del prodotto grezzo, sulla base della qualità, della lunghezza, del colore e della consistenza. Se la lana viene considerata di fascia alta sarà utilizzata per un particolare tipo di produzione, al contrario verrà utilizzata per la produzione di fascia bassa.
La lavorazione della lana
Ottenuto il prodotto grezzo, a seguito del processo di tosatura e di selezione, la lana è pronta per il ciclo completo di lavorazione, che prevede dapprima il lavaggio, poi la cardatura, la pettinatura e infine le operazioni di filatura e di tessitura. Vediamo quindi nel dettaglio tutte le fasi di lavorazione.
La pettinatura
La prima operazione da compiere dopo la selezione è la pettinatura della lana grezza. Di questa lavorazione fanno parte anche il lavaggio e la cardatura, che vengono svolti in contemporanea alla pettinatura.
Da ricordare che quando si desidera parlare esclusivamente del processo di pettinatura il termine corretto è “fase meccanica della pettinatura”.
La pettinatura è un’operazione che consente di dividere e distinguere le fibre più corte da quelle più lunghe, al fine comprendere quali possono essere lavorate e filate e quali no.
La selezione e la battitura
Durante il processo di pettinatura vengono effettuate anche la selezione e la battitura del prodotto da lavorare. Con la selezione è possibile eliminare tutti i corpi estranei, ad esempio tutte le fibre vegetali intrappolate tra i fili della lana. È possibile, inoltre, prelevare dei campioni di fibra, per valutare l’effettiva qualità del prodotto, in base agli standard da raggiungere. Grazie al processo di battitura la lana viene preparata al lavaggio, in modo tale che la fibra risulti aperta e pronta al successivo passaggio.
Il lavaggio
Con il lavaggio vengono rimossi dalla lana tutti i residui naturali in essa contenuti, ad esempio materia grassa, terra o sterco, con l’ausilio di acqua calda e alcuni detergenti specifici. È fondamentale compiere tale azione con estrema cura: con un lavaggio migliore, infatti, tutti i passaggi successivi daranno una qualità superiore al prodotto finito. Al contrario il risultato sarà meno ottimale e il prodotto meno conforme agli standard del mercato. Grazie al processo di lavaggio è inoltre possibile ottenere la lanolina, un prodotto ottenuto dal grasso della lana, largamente adoperato nell’industria chimica e farmaceutica.
L’asciugatura
Dopo un lavaggio accurato segue l’asciugatura della lana. In tale passaggio è possibile trovare ancora nella fibra tessile alcuni residui vegetali, che verranno rimossi grazie all’utilizzo di essicatoi, la cui temperatura raggiunge i 95°C. Inoltre, in questa fase la lana viene nebulizzata con particolari oli lubrificanti e antistatici di origine vegetale: tale passaggio è utile per evitare che la fibra risulti ruvida e difficile da lavorare durante le fasi successive.
La cardatura
La cardatura è un procedimento fondamentale, che consente alla fibra di essere parallelizzata e separata. Con il lavaggio, infatti, restano alcuni nodi e piccole impurità, che in questa fase potranno essere rimosse del tutto. Con la cardatura viene completato il ciclo di pulitura del prodotto, che risulterà così pronto per la filatura. Inoltre, durante tale passaggio viene effettuata la mescolatura delle fibre, che permette di far circolare le stesse sul tamburo principale.
Un macchinario per la cardatura della lana si compone di due parti, ovvero le punte, realizzate in metallo, e i tre cilindri, rispettivamente il tamburo, il cilindro lavoratore e il cilindro spogliatore. I cilindri, durante la cardatura, vengono azionati e fatti ruotare con velocità e senso di rotazione differenti, al fine di ottenere un risultato ottimale. In seguito, vengono utilizzati degli ulteriori cilindri gommati per la fase di stiratura, che rendono la fibra perfetta per la filatura.
La filatura
Quando la fibra risulta cardata e stirata è pronta per essere filata. Anche qui l’industria tessile si serve di macchinari composti da cilindri gommati capaci di effettuare una “falsa torsione”, utile per la realizzazione dello “stoppino”, in altre parole un nastro composto da fibre da utilizzare per la produzione del filato. Con la torsione dello stoppino, un’operazione simile alla precedente ma più energica, viene realizzato il filato, destinato a svariati utilizzi, ad esempio quello nel campo dell’abbigliamento o quello dell’arredamento.
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La lana non è semplicemente uno dei tanti materiali destinati al mercato, ma un prodotto che necessita di una lunga storia di lavorazione, facente parte di uno dei settori più particolari e importanti dell’industria tessile.
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Capire nel dettaglio tutti i passaggi per ottenere il prodotto finito è fondamentale per comprenderne il valore, sia economico che etico. Produrre filato e tessuti di lana, infatti, significa dedicare a tale materia tempo e impegno. Solo con la totale conoscenza di questa fibra possiamo farne un utilizzo migliore e consapevole, ma soprattutto apprezzarla e darle il valore che merita.